ESTRATTO DALLO STATUTO COMUNALE
Art. 8 – CONSIGLIO COMUNALE
1. Il consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale e, rappresentando l’intera comunità, delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione. La sua attività è disciplinata da un regolamento approvato a maggioranza assoluta dai componenti.
2. L’elezione, la durata in carica, la composizione e lo scioglimento del consiglio comunale sono regolati dalla legge.
3. Il consiglio comunale esercita le potestà e le competenze stabilite dalla legge e dallo statuto e svolge le proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle modalità e alle procedure stabiliti nel presente statuto e nelle norme regolamentari.
4. Il consiglio comunale conforma l’azione complessiva dell’ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare imparzialità e corretta gestione amministrativa .
5. Gli atti fondamentali del consiglio devono contenere l’individuazione degli obiettivi da raggiungere, nonché le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti necessari.
6. Il consiglio comunale ispira la propria azione al principio di solidarietà.
Art. 9 – ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE
1. Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:
a. lo statuto del Comune e delle aziende speciali e i regolamenti.
b. I programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari, i programmi triennali e l'elenco annuale dei lavori pubblici, i bilanci annuali e pluriennali e le relative variazioni, i rendiconti, i piani territoriali e urbanistici, i programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, le eventuali deroghe ad essi, i pareri da rendere per dette materie.
c. Le convenzioni con altri comuni e quelle con la provincia, la costituzione e la modificazioni di forme associative.
d. L'istituzione, i compiti e le norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione.
e. L'assunzione diretta di pubblici servizi, la costituzione di istituzioni e aziende speciali, la concessione dei pubblici servizi, la partecipazione del Comune a 5 società di capitali, l'affidamento di attività o servizi mediante convenzione.
f. L'istituzione dei tributi, con determinazione delle relative aliquote.
g. Gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza.
h. La contrazione dei mutui non previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio comunale e l'emissione di prestiti obbligazionari.
i. Le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione di beni e servizi a carattere continuativo.
j. Gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, gli appalti e le concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di servizi di competenza della giunta o dei responsabili dei servizi.
k. La definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso altri enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge,
2. Il Consiglio partecipa, altresì, alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e dei singoli assessori.
3. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d'urgenza da altri organi del Comune, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio adottate dalla giunta da sottoporre a ratifica del Consiglio nei 60 giorni successivi, a pena di decadenza.
Art. 10 - FUNZIONAMENTO
1. Le sedute del consiglio sono pubbliche, salvo i casi in cui si debbano adottare atti attinenti qualità morali o professionali relativi a persone per i quali è stabilita la seduta segreta. Il regolamento indicherà in maniera analitica quali siano questi casi. La presidenza del Consiglio Comunale è attribuita al Sindaco. In caso di assenza, o impedimento del Sindaco, il Consiglio è presieduto dal Vicesindaco. Durante le sedute consiliari, in caso di assenza anche del Vicesindaco, presiede il consigliere anziano. Qualora anche il consigliere anziano sia assente o rifiuti di presiedere l'assemblea, la presidenza sarà assunta dal consigliere che, nella graduatoria di anzianità, occupa il posto immediatamente successivo.
2. Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza della metà dei consiglieri assegnati al Comune. Gli astenuti presenti in aula sono utili ai fini del mantenimento del quorum.
3. Nella seconda convocazione, che avrà luogo in altro giorno, le deliberazioni sono considerate valide purché intervengano almeno quattro consiglieri.
4. Le decisioni sono prese a scrutinio palese salvo che la legge non disponga modalità di votazione che richiedono lo scrutinio segreto.
5. Salvi i casi in cui la legge o lo Statuto non dispongano altrimenti le decisioni sono adottate a maggioranza dei votanti.
6. Per le nomine di competenza dell’ente, comprese quelle relative alle commissioni consiliari e tecniche, anche quando debba essere comunque rappresentata la minoranza, sono nominati coloro che abbiano conseguito il maggior numero di voti. A parità di voti la scelta avverrà per estrazione a sorte.
7. Per le cariche ove siano richieste specifiche capacità professionali è richiesto il deposito di un curriculum.
8. Ogni proposta sottoposta all’esame del consiglio, già corredata dei pareri dei responsabili, previsti dalla legge, deve essere depositata, nei modi previsti dal regolamento almeno 24 ore prima della riunione perché i consiglieri possano prenderne visione.
9. L’esame delle proposte di deliberazione o degli emendamenti, che incidono in modo sostanziale sulle stesse fatte dai consiglieri, è subordinato all’acquisizione dei pareri previsti dalla legge, in osservanza del principio del giusto procedimento